Ricordiamo il decreto-legge 7 gennaio 2022, n. 1 – Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza COVID-19, in particolare nei luoghi di lavoro, nelle scuole e negli istituti della formazione superiore (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 4 del 7 gennaio 2022),
Oltre a prevedere, a partire dal 15 febbraio fino al 15 giugno 2022, l’obbligo vaccinale rafforzato per le persone di età pari o superiore a 50 anni, con esenzione dall’obbligo in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale dell’assistito o dal medico vaccinatore, nel rispetto delle circolari del Ministero della salute in materia di esenzione dalla vaccinazione anti SARS-CoV-19.
In relazione alle disposizioni per l’attività motoria e sportiva, si rimandava all’Avviso del 31 dicembre 2021, ricordando che:
- lo stato di emergenza per covid-19 è prorogato fino al 31 marzo 2022;
- l’accesso agli eventi e alle competizioni sportive è consentito esclusivamente ai soggetti muniti della certificazione verde COVID-19 rafforzata, di cui all’art. 9, comma 2, lettere a), b) e c-bis del decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52, e la capienza consentita non può essere superiore al 50% all’aperto e al 35% al chiuso rispetto a quella massima autorizzata (secondo quanto previsto dalle Linee guida per l’organizzazione di eventi e competizioni sportive pubblicate dal Dipartimento per lo sport);
- inoltre, fino alla cessazione dello stato di emergenza, solo i possessori di certificazione verde rafforzata, di cui all’art. 9, comma 2, lettere a), b) e c-bis del decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52 potranno accedere a:
- impianti di risalita con finalità turistico-commerciale, anche se ubicati in comprensori sciistici e, per l’uso dei quali è anche necessario indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2,
- palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri culturali, centri sociali e ricreativi, per le attività sportive sia all’aperto che al chiuso;
- attività sportive di squadra e di contatto, anche all’aperto;
- l’uso di spogliatoi e docce.
Sono escluse dall’obbligo di certificazione verde rafforzata le persone di età inferiore ai dodici anni ed i soggetti esenti dalla campagna vaccinale sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti con circolare del Ministero della salute.
Inoltre, per l’uso di spogliatoi e docce è prevista l’ esclusione dell’obbligo di certificazione per gli accompagnatori delle persone non autosufficienti in ragione dell’età o di disabilità.
Il rispetto delle disposizioni previste è in capo ai titolari o i gestori degli impianti sportivi.
Mentre non abbiamo informazioni certe inerenti la cessazione delle restrizioni previste dal Decreto decreto-legge 7 gennaio 2022, n. 1, relativamente alla necessità di esibire il greenpass rafforzato a frequentatori ed istruttori (quantomeno fino al 31 marzo 2022), per gli impianti sportivi all’aperto e al chiuso, si sta profilando la riapertura delle strutture a capienze più ampie, con gradualità a partire dal 75% fino al 100%.
In una nota il ministro della Salute, Roberto Speranza, e la sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali hanno annunciato che “stanno lavorando congiuntamente, a un percorso graduale che prevede la riapertura a capienza massima degli impianti sportivi all’aperto e al chiuso. Si lavora ad un primo allargamento, a partire dal primo marzo, del limite delle capienze rispettivamente all’aperto e al chiuso. Per poi proseguire con riaperture complete qualora la situazione epidemiologica continuasse il trend di calo”.
Individuato anche lo strumento legislativo per ampliare la capienza fino al cento per cento: un emendamento al decreto Covid in sede di conversione.
Non a caso, in Prima Commissione, è stato approvato l’emendamento presentato dal Senatore
Claudio Barbaro e dal collega Lucio Malan, che consente un ritorno alla capienza del 75% per gli impianti sportivi all’aperto e 60% al chiuso.
Il trend in calo del quadro epidemiologico ci spinge ad essere fiduciosi.
È iniziato un percorso che ci auguriamo possa presto portare ad allentare tutte le misure restrittive nello sport.
|di Andrea Albertin – avvocato del foro di Padova|