Dal 15 marzo 2018, con l’invio al CONI, alla FMSI ed alle Regioni, da parte dell’Ufficio di Gabinetto del Ministero della Salute, è divenuta ufficiale l’esclusione del certificato medico per attività sportiva svolta da bambini in età prescolare.
Il decreto congiunto del 28.02.2018 firmato dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e dal Ministro dello sport Luca Lotti, ha difatti escluso dall’obbligo della certificazione medica l’attività sportiva svolta dai bambini nella cosiddetta “età prescolare”, ovvero da 0 a 6 anni, ad eccezione di casi specifici indicati dal pediatra.
Le ragioni su cui si basa il Provvedimento
Il provvedimento fa seguito alle segnalazioni effettuate dalla FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri) che già nel luglio 2015 aveva manifestato l’esigenza di eliminare l’obbligo dei certificati medici sportivi per l’attività sportiva praticata dai bambini nella fascia di età tra 0 e 6 anni. Tale richiesta scaturisce dall’intento di promuovere l’attività fisica organizzata dei bambini, facilitare la frequentazione dell’attività motoria costante fin dai primi anni di vita del bambino, favorire un adeguato modello di comportamento permanente e di non pesare sui cittadini ed il Servizio Sanitario Nazionale, per accertamenti e certificazioni mediche anche costose.
Sull’argomento era intervenuto il 20 settembre 2017 anche il Tavolo in Materia dello Sport, istituito presso il l’Ufficio Legislativo del Ministero della Salute, nel considerare “l’attività sportiva in età prescolare dei bambini di età compresa tra 0 e 6 anni quale attività sportiva non soggetta ad obbligo di certificazione”.
La decisione di abolire i certificati medici sportivi per i bimbi da 0 a 6 anni, è molto importante perché significa:
- Esonerare le famiglie dai costi del certificato medico sportivo;
- Contribuire a contrastare così la pericolosa tendenza alla sedentarietà che in Italia è in continua crescita.*
*In Italia i bambini che non praticano alcuno sport sono il 53% tra i 3 e i 5 anni ed il 22% quelli tra i 6 e i 10 anni.